sabato 28 giugno 2008

Caffeina e dopamina...

Di tutte le sostanze, droghe o spezie,
che da secoli animano gli usi e i commerci degli uomini,
la
caffeina è senz'altro la più popolare. E' l'unica sostanza stimolante che sia riuscita ad abbattere resistenza e pregiudizio, al punto da essere liberamente prodotta, venduta e consumata a ogni latitudine, senza vincoli o restrizioni alcune.
(Da Viterbocultura)

Nessun gemellaggio tra sostanze psicotrope potrebbe essere più azzeccato. La caffeina è in libera vendita e il suo sovradosaggio corrobora l' umano a perseverare nel proprio logorio professionale volontario e folle. La dopamina sintetica , ancora non avvertita come sostanza da mettere all'indice, trasuda dai nostri polpastrelli, desensibillizati dal tunnel carpale occluso, mentre picchiatastiamo frenetici per evadere dalla vita a cui, quelle stesse macchine per cui ingeriamo caffeina, ci mantengono digitosamente procurandoci stipendio ed emolumenti vari.
Due fantastiche sorelle di trance non volgarizzate dall' abuso consapevole che mi accompagneranno nell' ebrezza della riflessione il 10 luglio a Vitebo.

Viterbo è il set naturale più adatto a spiegare le possibili entrate e uscite dal mondo
attraverso lo stargate che il quotidiano talvolta ci mostra.
Viterbo è altera e nobile città d' arte,
ma per un suggestivo cortocircuito mediatico
è percepita dal sentire comune come una burinopoli occulta.

Ci si sarà chiesto come questo sia potuto accadere?
Perchè Todi è l' Atene dei radical fighetti delle terrazze romane,
Perchè Spoleto evoca fremiti all'osso sacro alle più larghe sensibilità musico teatrali del mondo? Perchè Spello fu scelta per mistico set cipressesco nella travolgente campagna elettorale di Veltroni?
Perchè Cetona? Perchè Capalbio? ....
E Viterbo nulla?
Perchè...?

Adesso ve lo spiego:

Perchè un giorno del 1973 il regista Edoardo Re(al secolo Mario Caiano, ma sotto pseudonimo, un po' per la vergogna, un po' perchè il giorno che ha firmato il contratto era "S. Edoardo Re") decise di regalare all' umanità il suo "I racconti di Viterbury" trash emulation dei "Racconti di Canterbury" di Pasolini e caposcuola lessicale di tutto il genere decamerotico che seguirà il filone in quegli anni. Chi volesse più personali riferimenti circa la protagonista Orchidea de Santis guardi qui>>>>>
L' ambientazione trecentesca degli sboccacciati boccacceschi di quel fantastico filone bmovie sarà sempre contagiata dall' idea che il dialetto viterbese fosse la convenzione cinematografica per antonomasia che più si avvicinasse all' idioma volgare del Boccaccio.
Anche la fortunata saga di Brancaleone di Mario Monicelli fu ugualmente girata nel Viterbese, consacrando quella terra di Papi e peccatrici da bulicame all' ignobile pregiudizio. Per questo il mondo volle nell' immaginario collettivo Viterbo fosse rappresentata come terra di cafoni.
Ebbene proprio per questa ragione sarò più che fiero di proclamare l' iniziativa del "Viterbo pride", giornata dell' orgoglio viterbese, con madrina d' eccezione Orchidea de Santis, che dell' indimenticabile pellicola fu fulgida protagonista.


Sarà un' occasione unica per trasformare in gloria l' onta del pregiudizio sui viterbesi. Vi aspetto!!!
Musica e canti a cura del gruppo folk melodico familiare "CASA ALEMANNO"

6 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Luigi Rosa ha detto...

Un omaggio agli appassionati di "Dune" e del miracoloso composto:

It is by caffeine alone I set my mind in motion.
It is by the Beans of Java that thoughts acquire speed,
the hands acquire shaking, the shaking becomes a warning.
It is by caffeine alone I set my mind in motion.

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.